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Eosinofili alti nei bambini e negli adulti: quali sono le cause?

Gli eosinofili sono delle cellule che appartengono al sistema immunitario, in particolare fanno parte della categoria dei granulociti e per questo talvolta potremo trovare il termine: granulocita eosinofilo. Queste cellule hanno il ruolo di difendere il nostro corpo da attacchi come infiammazioni, allergie, infezioni batteriche e parassitarie ma  hanno anche un ruolo importante nella formazione di alcuni organi come la ghiandola mammaria postgestionale. Per vedere i livelli di eosinofili basta un emocromo dove ci saranno due valori : valore assoluto e percentuale . Il valore assoluto degli eosinofili indica il numero di eosinofili circolanti nel sangue periferico e il suo valore viene ottenuto moltiplicando il conteggio totale dei globuli bianchi (WBC) per la percentuale di eosinofili. Il valore percentuale degli eosinofli indica il valore in percentuale rispetto ai leucociti in totale; i valori normalmente variano fra l'1 e il 5% .Il valore percentuale dipende anche ...

Gliosi aspecifica: risultato risonanza magnetica

Sono tante le sintomatologie che ci portano ad eseguire una risonanza magnetica.
In seguito ad un dolore neuropatico, in seguito ad una debolezza o a formicolii degli arti, in seguito a continui e ripetuti mal di testa, il neurologo potrebbe prescriverci un Risonanza Magnetica Nucleare.
Spesso nella risonanza magnetica non si evidenzia niente, e per tale motivo si dice che la risonanza è pulita, ma può capitare che nella risonanza vi sia scritto: esiti gliolitici o presenza di microlesioni aspecifiche.

Queste lesioni gliotiche o  piccole aree di alterato segnale(iperintense o ipotense) sono o non sono preoccupanti?
Intanto vediamo cos'è la gliosi
 La Gliosi è una cicatrice che si evidenzia a livello dell'encefalo( ed è per questo che si parla di gliosi cerebrale) , nella sostanza bianca ed è dovuta ad un evento traumatico che provoca a sua volta la proliferazione degli astrociti.

La gliosi non è però così rara.
In realtà molte volte la risonanza magnetica evidenzia queste aree di gliosi soprattutto in persone adulte al di sopra dei 50 anni di età.

Guarda anche: Neutropenia o neutrofili bassi: Tutte le cause

Gran parte delle volte quindi, queste aree di alterato segnale di tipo gliotico, non sono affatto preoccupanti, soprattutto se si evidenziano in persone anziane.
Sarà il medico , in base a segni o sintomi a decidere se procedere con ulteriore iter diagnostico.
La gliosi spesso è una gliosi aspecifica in quanto non è possibile spiegare il motivo di queste cicatrici e quali traumi sono stati subiti.
Le cause di questa cicatrice gliotica può avere diverse origini:
gliosi vascolare
gliosi infiammatoria
gliosi traumatica
gliosi parenchimale
o verificarsi in seguito ad un attacco importante di emicrania


Guarda anche: SLA(Sclerosi Laterale Amiotrofica): Cos'è la SLA? Quali sono i sintomi?


Spesso i focolai di gliosi sono davvero pochi, ma quando questi sono tanti o aumentano nel tempo, bisognerebbe fare ulteriori esami per evidenziare la causa di questi focolai gliotici.
Raramente, quando questi focolai gliotici aumentano , insieme ai loro sintomi, possono diventare l'insieme di quello che viene chiamata "sclerosi a placche" che potrebbe essere uno dei sintomi iniziali di sclerosi multipla.
E' per questo necessario eseguire rmn encefalo per valutare meglio la situazione.
Quindi gli esiti gliotici possono essere una situazione comune, ma in base all'età del paziente e alla loro diffusione vanno tenuti sotto controllo; se per esempio associati ad una improvvisa neurite ottica potrebbero essere un segno iniziale di malattia del sistema nervoso.
Altri termini che potrebbero preoccupare insieme a gliosi sono ipodensità della sostanza periventricolare, zone di alterato segnale aspecifiche, areole iperintense, sono tutti termini che sono riconducibili alla gliosi.

Quali ulteriori esami sono necessari in caso di un esito gliotico?


Per verificare se questi esiti gliolitici sono importanti si possono fare ulteriori esami come:
  1. Ecodoppler dei tronchi sovraortici, per valutare se ci sono problemi a livello circolatorio
  2. Elettrocardiogramma (ECG
  3. Ecocardiografia
  4. Ecodoppler transcranico, per evidenziale la eventuale presenza di Pervietà del forame ovale (PFO)
  5. Valutazione, tramite un semplice esame del sangue dei fattori della coagulazione, per evidenziare eventuali trombofilie
In ogni caso non ci si deve preoccupare, ma indagare se i sintomi persistono.
Inoltre è bene valutare anche l'aspetto psicologico che spesso dà sintomatologie molto simili ad esempio ad una parestesia.

Guarda anche: La Dieta del Dottor Mozzi: dieta dei gruppi sanguigni






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