Gli eosinofili sono delle cellule che appartengono al sistema immunitario, in particolare fanno parte della categoria dei granulociti e per questo talvolta potremo trovare il termine: granulocita eosinofilo. Queste cellule hanno il ruolo di difendere il nostro corpo da attacchi come infiammazioni, allergie, infezioni batteriche e parassitarie ma hanno anche un ruolo importante nella formazione di alcuni organi come la ghiandola mammaria postgestionale. Per vedere i livelli di eosinofili basta un emocromo dove ci saranno due valori : valore assoluto e percentuale . Il valore assoluto degli eosinofili indica il numero di eosinofili circolanti nel sangue periferico e il suo valore viene ottenuto moltiplicando il conteggio totale dei globuli bianchi (WBC) per la percentuale di eosinofili. Il valore percentuale degli eosinofli indica il valore in percentuale rispetto ai leucociti in totale; i valori normalmente variano fra l'1 e il 5% .Il valore percentuale dipende anche ...
Ci sono pochissimi dati sui livelli di vitamina D in donne in gravidanza;gli studi disponibili, tuttavia, suggeriscono che nelle donne in gravidanza si hanno livelli sierici bassi di 25-idrossivitamina D [25 (OH) D].
In un precedente articolo sulla vitamina D si vedeva quanto fosse importante stare al sole per almeno 15 minuti al giorno, perché la vitamina D viene sintetizzata dalla pelle in presenza di raggi ultravioletti.
La vitamina D è importante in tutti gli stadi della vita, ma soprattutto in gravidanza è fondamentale per l'acquisizione di minerali.
Durante la gravidanza si hanno significative variazioni di vitamina D e omeostasi del calcio, perché il calcio viene utilizzato principalmente dal feto per la mineralizzazione ossea.
Guarda anche:Vitamina D e gravidanza
Il deficit materno di vitamina D durante la
gravidanza è stata associata a ipocalcemia neonatale e altri esiti avversi alla
nascita, come ad esempio craniotabes (Rammollimento per
decalcificazione delle ossa craniche del bambino)e aumento delle
cartilagini di accrescimento, cambiamenti rachitismo-like.
La carenza di vitamina D nel feto
inizia proprio con la dieta della madre attraverso la placenta nell’utero e in
seguito attraverso il latte materno postnatale.Non c’è comunque una certezza della correlazione tra mancata assunzione di vitamina D e alcune patologie del neonato: ci sono studi che lo confermano ed altri che lo smentiscono.
Negli ultimi anni inoltre sembra che la carenza di vitamina D in gravidanza possa portare all’autismo nel bambino.
L'autismo è un disturbo che può insorgere tra i bambini di età compresa tra 3-8 anni.
I fattori di rischio per lo sviluppo di autismo sono:la genetica, la nutrizione ,fattori ambientali,lo stress ossidativo, tra cui bassi livelli plasmatici di glutatione antiossidante.
Una combinazione di fattori concorre allo sviluppo dell’autismo e c’è solitamente una interazione tra fattori genetici e ambientali .
La carenza di vitamina D , sembra far
parte di quei fattori ambientali che potrebbe portare allo sviluppo di autismo.
Ciò che porta in
realtà all'autismo non è ben noto, ma c’è
una correlazione tra bambini con deficit di vitamina D e la presenza di diversi marcatori autistici
che, apparentemente, scompaiono con il trattamento ad alte dosi di vitamina D. Il
consumo di vitamina D contenuta nel pesce durante la gravidanza, sembra ridurre
i sintomi autistici nella prole.
La vitamina D ha un ruolo unico nella omeostasi cerebrale, embriogenesi e
sviluppo neurologico, la modulazione immunitaria (tra cui il sistema
immunitario del cervello), ha un’antiossidante, anti-apoptosi, e agisce nel differenziamento
neurale e nella regolazione genica. I bambini con autismo hanno spesso livelli
sierici più bassi di 25-idrossi vitamina D rispetto ai bambini sani.Quindi, la carenza di vitamina D durante la gravidanza e la prima infanzia può essere un innesco ambientale per ASD.
la pre-eclampsia può essere un fattore che contribuisce alla autismo
In uno studio che cerca di valutare se l'assunzione di vitamina D riduca il verificarsi dell'autismo in fratelli di bambini autistici si è visto come la vitamina D abbia ridotto il tasso di insorgenza dell'autismo di circa il 20%.
Inoltre i bambini sembrano essere nati tutti a termine e nelle madri sembra essersi ridotta l'incidenza di pre-eclampsia, e diabete gestazionale.
La vitamina D sembra anche ridurre l'incidenza dell'autismo, attraverso la sua capacità di ridurre l'infiammazione e lo stress ossidativo . Inoltre, la vitamina D può anche avere un effetto positivo sulla serotonina e il suo effetto sullo sviluppo del cervello .
Altro dato che sembra essere importante per limitare lo sviluppo di autismo è che le madri devono avere un livello ottimale di vitamina D, almeno due mesi prima di rimanere incinta.
L'autismo è presente principalmente nelle zone settentrionali e ai poli, dove arrivano in minor misura i raggi ultravioletti e quindi la pelle riesce a sintetizzare una quantità minore di vitamina D.
Oltre all’autismo cosa può causare una carenza di vitamina D?
ü
Proprio per l’implicazione nello sviluppo
neuronale la vitamina D e la sua carenza sembrano anche implicate nello
sviluppo della schizofrenia.
ü
L’ assunzione
di vitamina D materna sembra anche essere correlata allo sviluppo di allergie e
asma nella prole.
ü
La vitamina D ha inoltre un’importante nella
prevenzione delle malattie autoimmuni,
soprattutto nei neonati ed è importante nei primi tempi per proteggerli ed
aumentare le loro difese immunitarie.
ü
Inoltre a causa della carenza di vitamina D
durante l’allattamento è necessario integrare la vitmina D dall’esterno proprio
per proteggere il bambino da danni futuri.
ü
Inoltre, i bassi livelli di vitamina D
potrebbero portare ad una riduzione della massa ossea ed un aumentato rischio
di fratture osteoporotiche in età avanzata.
Comunque nonostante non ci sia la certezza che la vitamina D in gravidanza
sia importante per la mineralizzazione dello scheletro del feto o non ci sia
una certezza nella sua implicazione in malattie del sistema nervoso come l’autismo,
bisogna considerarla come un fattore importante e assumerla durante tutto il
periodo di gestazione per il bene dei nostri bambini.Bibliografia
·
Is high
prevalence of Vitamin D deficiency evidence for autism disorder?: In a highly
endogamous populationAbdulbari Bener,1,2,3
Azhar O. Khattab,4,5
and Mohamad M. Al-Dabbagh4 J Pediatr Neurosci. 2014
Sep-Dec; 9(3): 227–233. doi: 10.4103/1817-1745.147574
·
Vitamin D supplementation in
pregnancy: a systematic reviewHealth Technology Assessment, No. 18.45Nicholas C
Harvey, Christopher Holroyd, Georgia Ntani, Kassim Javaid, Philip Cooper,
Rebecca Moon, Zoe Cole, Tannaze Tinati, Keith Godfrey, Elaine Dennison, Nicholas
J Bishop, Janis Baird, and Cyrus Cooper.Southampton (UK): NIHR Journals Library; 2014 Jul.
·
Autism: Will vitamin D
supplementation during pregnancy and early childhood reduce the recurrence rate
of autism in newborn siblings?
G. StubbsPress enter key for
correspondence informationPress enter key to Email
the author K. HenleyJ. Green
Oregon Health & Science
University, 3181 SW Sam Jackson Park Rd, Portland, OR 97239, United States,2016