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Eosinofili alti nei bambini e negli adulti: quali sono le cause?

Gli eosinofili sono delle cellule che appartengono al sistema immunitario, in particolare fanno parte della categoria dei granulociti e per questo talvolta potremo trovare il termine: granulocita eosinofilo. Queste cellule hanno il ruolo di difendere il nostro corpo da attacchi come infiammazioni, allergie, infezioni batteriche e parassitarie ma  hanno anche un ruolo importante nella formazione di alcuni organi come la ghiandola mammaria postgestionale. Per vedere i livelli di eosinofili basta un emocromo dove ci saranno due valori : valore assoluto e percentuale . Il valore assoluto degli eosinofili indica il numero di eosinofili circolanti nel sangue periferico e il suo valore viene ottenuto moltiplicando il conteggio totale dei globuli bianchi (WBC) per la percentuale di eosinofili. Il valore percentuale degli eosinofli indica il valore in percentuale rispetto ai leucociti in totale; i valori normalmente variano fra l'1 e il 5% .Il valore percentuale dipende anche  dagl

Infezioni urinarie, sintomi e trattamento

Le infezioni delle vie urinarie sono distinte in :
  • Infezioni delle alte vie urinarie: pielonefrite, nefrite interstiziale (rene) Ascessi renali e pararenali (rene)
  • Infezioni delle basse vie urinarie:Uretrite (uretra),Cistite (vescica),Prostatite (prostata)



La maggior parte dei patogeni urinari origina dalla flora fecale, , tra cui E.coli è in grado di dare origine ad infezione delle vie urinarie.
Oltre alla infezioni batteriche non sono però da sottovalutare le infezioni fungine e raramente quelle virali che andranno trattate in maniera diversa rispetto alle infezioni batteriche.
Altri batteri responsabili di infezioni urinarie sono: Proteus mirabilis, Klebsiella  che possono anche causare calcolosi renale, per forte attività ureasica, Enterobacter, Serratia, P.aeruginosa,Staphylococcus saprophyticus( soprattutto in giovani donne sessualmente attive),
S. epidermidis, Enterococcus spp. (pazienti cateterizzati),S. aureus (ascessi renali per via ematogena)
Streptococcus agalactiae(gruppo B) (colonizzazione vaginale in donne gravide).
Alcuni batteri o virus come M. tuberculosis, virus della parotite, Hantavirus possono raggiungere il rene tramite il sangue causando  nefriti e ascessi renali

Gruppi a rischio:

Nei pazienti cateterizzati si può verificare una contaminazione interna/esterna del catetere con  possibile risalita dell'infezione in vescica.

Pazienti che presentano alterazioni anatomiche come reflusso vescico-ureterale, che causa il ritorno dell'urina dall vescica verso l'uretere o alterzioni che causano ostruzione del flusso urinario
La via discendente linfatica il colon ascendente è collegato con il rene destro e il colon discendente con il rene sinistro; è per questo in caso di infezioni del tratto intestinale come ascesso appendicolare, diverticolite del colon, ileite terminale, l'infezione potrebbe passare nel tratto urinario causando infezioni e cistiti ricorrenti.
E' utile in questo caso curare le infezioni intestinali ed in caso di colite o sindrome del coon irritabile, prendere dei fermenti lattici che possono ristabilire la flora batterica.
Le infezioni delle vie urinarie sono una patologia che si presenta frequentemente soprattutto nelle donne, a causa dell'anatomia dell'apparatro urogenitale femminile.
Le donne sono maggiormente sottoposte a cistiti a causa della brevità dell’uretra e alla vicinanza dell'ano con il vestibolo vaginale che favorisce la colonizzazione delle vie urinarie da parte di microrganismi di origine intestinale.

Infatti l'uretra delle donne, cioè il canale che porta l'urina dalla vescica verso l'esterno nella donna è più corto ed è più facile che ci sia una contaminazione dal canale anale verso l'orifizio esterno della donna.
Inoltre sono più a rischio le donne sessualmente attive, infatti il modesto trauma del rapporto può in situazioni particolari contribuire allo sviluppo di infezioni, inducendo una alterazione dei tessuti su cui i batteri si insediano più facilmente.
Nell' uomo al contrario è presente il secreto prostatico che ha funzione antibatterica ma potrebbe verificarsi un'infezione in caso di prostatite.
Ci sono particolari condizioni neurologiche come spina bifida, sclerosi multipla, paraplegia che causano la  vescica neurologica e le difficoltà che ne conseguono.
Alcune malattie come: tumori, stenosi, calcoli, ipetrofia prostatica,malattie metaboliche (diabete mellito, iperuricemia), immunodepressione
La gravidanza è una condizione predisponente per l’aumentata produzione di estrogeni (dilatazione di ureteri, pelvi e vescica, favorisce l'adesione di E. coli alle cellule uroepiteliali) e per l’ingrossamento dell’utero (compressione su ureteri e vescica con ristagno di urina).
In gravidanza è necessario controllare anche le infezioni asintomatiche perchè potrebbero avere conseguenze poco piacevoli.
Talvolta l'infezione urinaria si resenta in neonati con inappetenza ed arresto della crescita e  bambini che hanno febbre persistenze con atteggiamento lamentoso, dolori addominali,stanchezza continua, urine maleodoranti e emissione involontaria di urina.
L'età incide sulla frequesnza delle infezioni batteriche; infatti le donne con età maggiore di 60 anni e menopausa sono particolarmente suscettibili perchè la carenza di estrogeni causa riduzione di lattobacilli, innalzamento pH ,aumentata adesione batterica all’uroepitelio.

Sintomi

I sintomi associati ad un' infezione urinaria e correlati ad un alto numero di leucociti sono:
  • Bruciore quando si urina
  • stimolo continuo
  •  prurito e screpolatura del glande
  • difficoltà ad urinare
  • frequente urgenza ad urinare con poche urine
  • sangue nelle urine8in caso di cistite)
  • dolore pelvico, soprattutto nelle donne
  • dolore su uno o su entrambi i lati dell'addome 
  •  urine torbide e maleodorantri
  • febbre elevata, malessere generale con nausea e vomito, c'è un interessamento delle alte vie urinarie.

DIAGNOSI
Per effettuare una diagnosi di infezione urinaria si dovrà fare un esame completo delle urine in cui verranno valutati diversi fattori e una urinocoltura.
L'urinocoltura rileva la presenza di batteri patogeni e con l'antbiogramma si vede l'antibiotico a cui è sensibile il batterio e in grado di debellare l'infezione; l'urinocoltura sarà positiva se verra superato il  limite di 100.000 colonie.
Se nell'esame delle urine sono presenti un alto numero di leucociti è probabile che ci sia un'infezione delle vie urinarie, che può essere confermata tramite una urinocoltura e in caso di positività un'antibiogramma.
Per valutare la presenza di pietre nei reni è necessario fare un'ecografia ai reni o una scintigrafia.

Lo specialista che si fa carico della diagnosi e della cura è  l'urologo, e nelle donne  spesso in collaborazione del ginecologo oppure del gastro-enterologo.
Nelle infezioni a frequente recidiva potrebbero essere presenti fattori predisponenti, derivati dall'apparato genitale oppure dall'intestino.

Un altro esame da fare in caso di continue recidive è  la scintigrafia che controlla la funzionalità renale residua e la pervietà dell'anastomosi uretero-pielica.
Anche una ecografia dell apparato urinario potrebbe essere utile per valutare l'anatomia del rene ed eventuali alterazioni anatomiche



PREVENZIONE

La prima prevenzione è data da una maggiore attenzione alla cura dell'igine intima e per evitare dei ristagni di acqua e contaminazioni preferire la doccia al bagno.
Usare detergenti intimi anallergici e non profumati che potrebbero irritare la mucosa e creare un ambiente terreno fertile di infezioni e lavarsi con acqua e bicarbonato.
Per evitare di avere un'infezione urinaria si deve cercare di non trattenere troppo l'urina nella vescica, per non creare ristagni che sono terreno fertile per i batteri che possono facilmente causare un'infezione urinaria.
Infatti  nel tempo trattenere l'urina rende la vescica meno capace di svuotarsi completamente e alla lunga può peggiorare il problema. Quando l'urina rimane nella vescica, aumenta le probabilità che i batteri aumentano in numero, e può portare ad un'infezione della vescica.
Bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno ed evitare cibi piccanti , pomodori.
Preferire cibi come:Carne: carni rosse, pesce, carni bianche, uova, arachidi, molluschi e tutti i tipi di formaggi, pancetta e le noci, pane integrale,  pasta e riso, lenticchie,mirtilli e prugne
Evitare cibi come:latte, mandore, castagne,cocco cavolo e spinaci.
Tra i rimedi naturali per le infezioni urinarie:
  • Estratto semi di pompelmo che ha azione antibatterica ed antimicotica
  • propuli  con azione igienizzate
  • uva ursina con azione igienizzate
  • dimanosio con azione igienizzate
  • fermenti lattici che ripristano la flora batterica che è stata alterata dall'infezione
  • mirtillo rosso
Particolare attenzione negli ultimi anni è stato dato al mirtillo rosso.
Sono infatti molti gli studi scientifici che affermano che in caso di cistiti ricorrenti il mirtillo rosso potrebbe ridurre le ricadute, in quanto crea un ambiente ostile che rende più difficile ad alcuni batteri  attaccarsi al tratto urinario.

TRATTAMENTO


Il trattamento dipenderà dalla causa dei livelli di leucociti elevati nelle urine.
Il Trattamento delle infezioni delle vie urinarie, in caso di leucociti alti avverrà tramite la somministrazione di antibiotici(antibiotico da stabile tramite l'antibiogramma, anche se fra gli antibiotici il più usat è il ciproxin).
Nelle donne in gravidanza e allattamento l'infezione urinaria viene sempre trattata con un antibiotico.
In caso di infezione è bene evitare i rapporti sessuali per un certo periodo e avere rapporti protetti può ridurre il rischio di una ricaduta.

Se invece la causa dei leucociti alti nelle urine è un tumore o una pietra renale la soluzione potrebbe essere chirurgica.

 GUARDA: LEUCOCITI NELLE URINE, SIGNIFICATO



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