Gli eosinofili sono delle cellule che appartengono al sistema immunitario, in particolare fanno parte della categoria dei granulociti e per questo talvolta potremo trovare il termine: granulocita eosinofilo. Queste cellule hanno il ruolo di difendere il nostro corpo da attacchi come infiammazioni, allergie, infezioni batteriche e parassitarie ma hanno anche un ruolo importante nella formazione di alcuni organi come la ghiandola mammaria postgestionale. Per vedere i livelli di eosinofili basta un emocromo dove ci saranno due valori : valore assoluto e percentuale . Il valore assoluto degli eosinofili indica il numero di eosinofili circolanti nel sangue periferico e il suo valore viene ottenuto moltiplicando il conteggio totale dei globuli bianchi (WBC) per la percentuale di eosinofili. Il valore percentuale degli eosinofli indica il valore in percentuale rispetto ai leucociti in totale; i valori normalmente variano fra l'1 e il 5% .Il valore percentuale dipende anche ...
La dislessia e la discalculia identificano due patologie che fanno parte di una branca più ampia denominata come DSA o disturbi dell’apprendimento. Entrambe possono essere identificate principalmente durante l’età scolare del bambino, in quanto questo presenta difficoltà nella gestione e scrittura delle parole o dei numeri. Vediamo come riconoscere queste due patologie nello specifico.
Cos’è e come riconoscere la discalculia
La discalculia è un disturbo specifico che rende difficile il computo matematico e tutte le procedure legate ai calcoli e all’impiego dei numeri. La discalculia è portata da una disfunzione celebrale quindi questa si può manifestare in qualunque soggetto, nonostante un’intelligenza normale e un ambiente familiare e culturale prepositivo.
Spesso è difficile riconoscere la discalculia in quanto i genitori inizialmente credono che gli scarsi risultati siano dovuti ad un impegno mediocre nella materia di studio. Per rendersi conto se il proprio bambino soffre di questa patologia è possibile controllare se questo ha problemi a livello di calcolo e procedure come la scrittura, la lettura o l’incolonnamento dei numeri, oppure se non è in grado di applicare semplici strategie di calcolo o di comprendere le basilari componenti numeriche.
In ogni caso per diagnosticare la discalculia è necessario portare il bambino presso un neuropsichiatra infantile per la valutazione dei disturbi specifici dell’apprendimento.
Dislessia cos’è e come riconoscerla
La Dislessia è uno dei principali disturbi dell’apprendimento anche questa si può identificare in età scolare o prescolare controllando il comportamento del bambino in ambito mnemonico e di comprensione dei testi, o nella scrittura di questi. La dislessia infatti, comporta dei problemi di grado medio, lieve o grave nella lettura e nella comprensione e memorizzazione di testi o termini specifici.
Per riconoscere la dislessia durante la scuola dell’infanzia bisogna porre attenzione innanzi tutto alle possibili difficoltà linguistiche come: difficoltà nella comunicazione, conoscenza scarsa delle parole e difficoltà a imparare le poesie, filastrocche e frasi in rima. Inoltre i dislessici possono avere anche problemi nella costruzione di una frase normale.
La dislessia può comportare anche difficoltà motorie e prassiche come ad esempio: l’incapacità di realizzare un disegno o di riprodurre delle figure geometriche, una manualità scarsa anche per la gestione delle operazioni manuali più semplici, problemi uditivi e viso spaziali, difficoltà nell’individuazione dei suoni, delle parole o delle sillabe, scarsa capacità nei giochi di manipolazione o nel ritagliare e costruire.
Per riconoscere la dislessia bisogna rivolgersi a un neuropsichiatra o a centri specifici per i dislessici e coloro che soffrono di problemi dell’apprendimento.
Cos’è e come riconoscere la discalculia
La discalculia è un disturbo specifico che rende difficile il computo matematico e tutte le procedure legate ai calcoli e all’impiego dei numeri. La discalculia è portata da una disfunzione celebrale quindi questa si può manifestare in qualunque soggetto, nonostante un’intelligenza normale e un ambiente familiare e culturale prepositivo.
Spesso è difficile riconoscere la discalculia in quanto i genitori inizialmente credono che gli scarsi risultati siano dovuti ad un impegno mediocre nella materia di studio. Per rendersi conto se il proprio bambino soffre di questa patologia è possibile controllare se questo ha problemi a livello di calcolo e procedure come la scrittura, la lettura o l’incolonnamento dei numeri, oppure se non è in grado di applicare semplici strategie di calcolo o di comprendere le basilari componenti numeriche.
In ogni caso per diagnosticare la discalculia è necessario portare il bambino presso un neuropsichiatra infantile per la valutazione dei disturbi specifici dell’apprendimento.
Dislessia cos’è e come riconoscerla
La Dislessia è uno dei principali disturbi dell’apprendimento anche questa si può identificare in età scolare o prescolare controllando il comportamento del bambino in ambito mnemonico e di comprensione dei testi, o nella scrittura di questi. La dislessia infatti, comporta dei problemi di grado medio, lieve o grave nella lettura e nella comprensione e memorizzazione di testi o termini specifici.
Per riconoscere la dislessia durante la scuola dell’infanzia bisogna porre attenzione innanzi tutto alle possibili difficoltà linguistiche come: difficoltà nella comunicazione, conoscenza scarsa delle parole e difficoltà a imparare le poesie, filastrocche e frasi in rima. Inoltre i dislessici possono avere anche problemi nella costruzione di una frase normale.
La dislessia può comportare anche difficoltà motorie e prassiche come ad esempio: l’incapacità di realizzare un disegno o di riprodurre delle figure geometriche, una manualità scarsa anche per la gestione delle operazioni manuali più semplici, problemi uditivi e viso spaziali, difficoltà nell’individuazione dei suoni, delle parole o delle sillabe, scarsa capacità nei giochi di manipolazione o nel ritagliare e costruire.
Per riconoscere la dislessia bisogna rivolgersi a un neuropsichiatra o a centri specifici per i dislessici e coloro che soffrono di problemi dell’apprendimento.