Gli eosinofili sono delle cellule che appartengono al sistema immunitario, in particolare fanno parte della categoria dei granulociti e per questo talvolta potremo trovare il termine: granulocita eosinofilo. Queste cellule hanno il ruolo di difendere il nostro corpo da attacchi come infiammazioni, allergie, infezioni batteriche e parassitarie ma hanno anche un ruolo importante nella formazione di alcuni organi come la ghiandola mammaria postgestionale. Per vedere i livelli di eosinofili basta un emocromo dove ci saranno due valori : valore assoluto e percentuale . Il valore assoluto degli eosinofili indica il numero di eosinofili circolanti nel sangue periferico e il suo valore viene ottenuto moltiplicando il conteggio totale dei globuli bianchi (WBC) per la percentuale di eosinofili. Il valore percentuale degli eosinofli indica il valore in percentuale rispetto ai leucociti in totale; i valori normalmente variano fra l'1 e il 5% .Il valore percentuale dipende anche ...
Oggi sono sempre di più le persone che si dichiarano vegane e che hanno rinunciato a ogni prodotto di origine animale, per scelta etica e non solo alimentare. Infatti, veri vegani non cambiano solo la loro alimentazione, ma evitano anche di acquistare prodotti che contengono ingredienti e componenti animali.
Mentre l’acquisto di prodotti e oggetti senza derivati animali non comporta alcun rischio, seguire una dieta vegana potrebbe comportarne alcuni. Infatti, coloro che seguono una dieta vegana eliminano dalla loro alimentazione tutti i componenti di origine animale come: uova, latte grassi e derivati degli animali, pesce e naturalmente la carne.
La dieta vegana dunque prevede un regime alimentare al quanto restrittivo che nonostante ciò sta ottenendo sempre più successo e seguaci. Sicuramente mangiare frutta e verdura, legumi, semi, cereali e grassi vegetali fa bene, e permette di disintossicare il corpo e l’organismo.
Come tutte le diete e i regimi alimentari estremi però anche la dieta vegana può avere delle controindicazioni e dei rischi. Vediamo insieme, quali sono i principali.
I rischi della dieta vegana
In genere quando si sceglie di seguire un’alimentazione diversa dal solito si dovrebbe innanzi tutto chiedere un consulto al proprio medico o meglio ancora a un nutrizionista.
Infatti, la dieta vegana va ad eliminare dalla piramide alimentare molti alimenti che invece, mangiati in quantità moderate, permettono al nostro organismo di funzionare meglio.
Mangiare troppa carne e grassi animali, come ben sappiamo fa male, al contempo però anche non assumerne affatto per lunghi periodi potrebbe comportare delle carenze alimentari. Mentre le proteine simili a quelle delle carne, i vegani possano assumerle con i legumi e altri alimenti proteici di origine vegetale, gli amminoacidi sono del tutto assenti in una dieta vegana.
Gli amminoacidi che permettono la formazione delle catene proteiche, migliorano la muscolatura e ci permettono di essere più energici e sani, sono contenuti esclusivamente negli alimenti di origine animale. Quindi eliminando questi alimenti, vuol dire anche non permettere al corpo di ottenere gli amminoacidi necessari al funzionamento dell’organismo.
A lungo andare questa carenza porta a disturbi del sonno, insorgere di ansia e depressione e problemi di memoria. Per evitare questi problemi i vegani devono assumere regolarmente degli integratori a base di amminoacidi essenziali.
Oltre agli amminoacidi, le altre carenze portate dal regime alimentare vegano interessano la vitamina B12 (molto importante per la crescita dei capelli, la lucidità mentale, energia, e specialmente per le donne). Ma anche a carenze di Sali minerali come calcio e zinco, vitamina D e riboflavina. Infine, si assumono in genere pochi acidi grassi che migliorano la salute dell’organismo come gli Omega 3 e Omega 6 contenuti principalmente nel pesce, e nella frutta secca (peccato che un eccesso di frutta secca, può innalzare il colesterolo e causare un aumento di peso.
Le carenze alimentari della dieta vegana possono essere sopperite da vitamine e integratori, a patto che vi sia un nutrizionista volto al controllo del regime alimentare. Inoltre, i dottori sconsigliano questa dieta a tutti i bambini e alle donne in gravidanza.
Mentre l’acquisto di prodotti e oggetti senza derivati animali non comporta alcun rischio, seguire una dieta vegana potrebbe comportarne alcuni. Infatti, coloro che seguono una dieta vegana eliminano dalla loro alimentazione tutti i componenti di origine animale come: uova, latte grassi e derivati degli animali, pesce e naturalmente la carne.
La dieta vegana dunque prevede un regime alimentare al quanto restrittivo che nonostante ciò sta ottenendo sempre più successo e seguaci. Sicuramente mangiare frutta e verdura, legumi, semi, cereali e grassi vegetali fa bene, e permette di disintossicare il corpo e l’organismo.
Come tutte le diete e i regimi alimentari estremi però anche la dieta vegana può avere delle controindicazioni e dei rischi. Vediamo insieme, quali sono i principali.
I rischi della dieta vegana
In genere quando si sceglie di seguire un’alimentazione diversa dal solito si dovrebbe innanzi tutto chiedere un consulto al proprio medico o meglio ancora a un nutrizionista.
Infatti, la dieta vegana va ad eliminare dalla piramide alimentare molti alimenti che invece, mangiati in quantità moderate, permettono al nostro organismo di funzionare meglio.
Mangiare troppa carne e grassi animali, come ben sappiamo fa male, al contempo però anche non assumerne affatto per lunghi periodi potrebbe comportare delle carenze alimentari. Mentre le proteine simili a quelle delle carne, i vegani possano assumerle con i legumi e altri alimenti proteici di origine vegetale, gli amminoacidi sono del tutto assenti in una dieta vegana.
Gli amminoacidi che permettono la formazione delle catene proteiche, migliorano la muscolatura e ci permettono di essere più energici e sani, sono contenuti esclusivamente negli alimenti di origine animale. Quindi eliminando questi alimenti, vuol dire anche non permettere al corpo di ottenere gli amminoacidi necessari al funzionamento dell’organismo.
A lungo andare questa carenza porta a disturbi del sonno, insorgere di ansia e depressione e problemi di memoria. Per evitare questi problemi i vegani devono assumere regolarmente degli integratori a base di amminoacidi essenziali.
Oltre agli amminoacidi, le altre carenze portate dal regime alimentare vegano interessano la vitamina B12 (molto importante per la crescita dei capelli, la lucidità mentale, energia, e specialmente per le donne). Ma anche a carenze di Sali minerali come calcio e zinco, vitamina D e riboflavina. Infine, si assumono in genere pochi acidi grassi che migliorano la salute dell’organismo come gli Omega 3 e Omega 6 contenuti principalmente nel pesce, e nella frutta secca (peccato che un eccesso di frutta secca, può innalzare il colesterolo e causare un aumento di peso.
Le carenze alimentari della dieta vegana possono essere sopperite da vitamine e integratori, a patto che vi sia un nutrizionista volto al controllo del regime alimentare. Inoltre, i dottori sconsigliano questa dieta a tutti i bambini e alle donne in gravidanza.