Gli eosinofili sono delle cellule che appartengono al sistema immunitario, in particolare fanno parte della categoria dei granulociti e per questo talvolta potremo trovare il termine: granulocita eosinofilo. Queste cellule hanno il ruolo di difendere il nostro corpo da attacchi come infiammazioni, allergie, infezioni batteriche e parassitarie ma hanno anche un ruolo importante nella formazione di alcuni organi come la ghiandola mammaria postgestionale. Per vedere i livelli di eosinofili basta un emocromo dove ci saranno due valori : valore assoluto e percentuale . Il valore assoluto degli eosinofili indica il numero di eosinofili circolanti nel sangue periferico e il suo valore viene ottenuto moltiplicando il conteggio totale dei globuli bianchi (WBC) per la percentuale di eosinofili. Il valore percentuale degli eosinofli indica il valore in percentuale rispetto ai leucociti in totale; i valori normalmente variano fra l'1 e il 5% .Il valore percentuale dipende anche ...
Le donne in sovrappeso, a volte, non sanno resistere alla tentazione di usare pillole dimagranti anche durante la gestazione, un comportamento estremamente pericoloso, che può portare a gravi conseguenze.
Le pillole dimagranti in gravidanza fanno male: vediamo perché.
AUMENTO DELLA PRESSIONE SANGUIGNA E FREQUENZA CARDIACA
L'uso di pillole dimagranti in gravidanza può comportare un significativo aumento della pressione arteriosa, con tutto ciò che ne consegue, a cominciare da un maggior rischio di ictus ed infarto.Ciò, oltre ad essere pericoloso per la salute della madre, influisce negativamente anche sul flusso di sangue che giunge alla placenta, comportando un minore apporto di nutrienti al bambino, che rischia di non crescere come dovrebbe (sembra accertato che i piccoli nati da donne che hanno consumato pillole dimagranti durante la gestazione, nascano con un peso inferiore alla norma, oltre al fatto che la carenza di determinati nutrienti potrebbe far incorrere il neonato in problemi di salute di una certa entità fin da subito).
A ciò si aggiunge il fatto che, le suddette pillole, sarebbero responsabili anche di un incremento della frequenza cardiaca a ritmi che potrebbero rivelarsi pericolosi (anche per l'elevato contenuto, spesso, di caffeina, fortemente eccitante per il sistema nervoso).
CAFFEINA ED ERBE
Per il suo noto potere bruciagrassi, la caffeina compare spesso fra gli ingredienti delle pillole dimagranti e può rappresentare un pericolo per la salute del bimbo qualora riuscisse ad attraversare la placenta e a raggiungerlo.Massima attenzione anche con le erbe, molte delle quali nocive per il nascituro, sia per il pericolo di provocare aborto (il prezzemolo, ad esempio, è un potente abortivo), sia per gli effetti sul suo sviluppo.
Troppo spesso si ritiene, sbagliando, che naturale equivalga necessariamente a benefico, senza rendersi conto della pericolosità di una simile credenza: fiori ed erbe non sono per nulla esenti da controindicazioni ed effetti collaterali anche seri, oltre al fatto che potrebbero interferire negativamente con l'assunzione di alcuni farmaci, quindi prima di assumerle, in qualsiasi forma e specialmente se siete incinte, chiedete il parere del vostro medico curante e del ginecologo.
Il mix di principi chimici ed erbe che compone le pillole per dimagrire, rappresenta pertanto un pericolo persino amplificato, che deve essere evitato ad ogni costo.
PILLOLE DIMAGRANTI: ALTRI INGREDIENTI PERICOLOSI E CONSEGUENZE
Caffeina ed erbe non sono l'unico pericolo, né il maggiore, nascosto nelle pillole dimagranti, che generalmente contengono anche tiroxina (un ormone prodotto normalmente dalla tiroide), inibitori enzimatici, psicofarmaci e diuretici, se non addirittura anfetamine.Questa combinazione di elementi può rivelarsi estremamente dannosa per la donna ed il bambino, in particolare ma non esclusivamente se si soffre di disturbi tiroidei, vascolari e/o psichici, poiché può indurre tachicardia molto accentuata, ipertensione, agitazione, ansia e persino, nei casi più gravi, induzione al suicidio.
Inoltre in molte pillole dimagranti possono essere presenti composti già dannosi per la salute e che possono compromettere la salute del fegato.
Alcune pillole dimagranti contengono metformina. La metformina è un farmaco che aiuta a ridurre la glicemia ed è usato con cautela in donne gravide con diabete gestazionale . La metformina infatti attraversa la placenta e quindi se ci sono effetti collaterali saranno in egual misura per madre e feto.
In alcuni scientifici volti a valutare l’effetto della metformina in donne in stato di attesa, ma con diabete gestazionale, non sono stati trovati effetti collaterali di particolare rilievo ma necessitano ulteriori studi per valutare il reale effetto negativo di tale farmaco. Non esistono invece studio sull’effetto di metformina in donne gravide senza diabete gestazionale.
Altri componenti di pillole dimagranti sono il furosemide(farmaco ormai non più in commercio in Italia, ma a volte presente in preparati dimagranti), che è un diuretico. In quanto diuretico porterebbe ad una perdita di liquidi; un’eccessiva perdita di liquidi potrebbe essere dannoso in gravidanza e per tale motivo è da evitare.
La Sibutramina è un inibitore del riassorbimento della serotonina-noradrenalina originariamente sviluppato come antidepressivo, ma successivamente commercializzato come agente riducente il peso. Ha un forte effetto sull'assunzione di cibo, sul dispendio energetico e sulla sazietà.
E’ un farmaco che dovrebbe essere usato solo in persone obese con indice di massa corporea> 30 e deve essere associato a dieta ed esercizio fisico.
Gli studi su conigli hanno mostrato tossicità fetale tra cui malformazioni cardiovascolari, aumentato rischio di difetti cardiovascolari, in quanto il potrebbe prolungare il tempo di QT.
Altri effetti collaterali sono tachicardia, palpitazioni e ipertensione, insonnia, anoressia e stitichezza , bocca secca e raramente cefalea.
In alcuni studi condotti su donne gravide esposte alla sibutramina durante la gravidanza 2 donne su 10 avevano avuto aborti spontanei e in altri studi alcune donne erano andate incontro a parti prematuri e preeclampsia.
Orlistat è un inibitore della lipasi gastrica e pancreatica somministrato per via orale che riduce l'assorbimento di grassi nella dieta.
Orlistat viene utilizzato in soggetti in sovrappeso con indice di massa corporea superiore a 28.
Tra gli effetti collaterali troviamo: mal di testa, bassi livelli di zucchero nel sangue, ipoglicemia, nelle persone con diabete di tipo 2 , infezioni delle vie aeree superiori e più frequentemente la diarrea .
La diarrea grave è un effetto collaterale di tale farmaco e può portare così alla perdita di molti sali minerali e vitamine liposolubili (A, D, E e K), indispensabili durante la gravidanza, per il corretto sviluppo del bambino.
Dimagrire in gravidanza è in ogni caso non raccomandato.
Un aumento di peso minimo è attualmente raccomandato per tutte le donne in gravidanza, a causa dell'obbligo di aumento di peso che si verifica nei tessuti materni durante la gravidanza.Anche per donne obese non è consigliato il dimagrimento ed è richiesto un aumento ( 5 ed 9 kg) per evitare carenze nutrizionali per il feto e altri effetti collaterali tra cui difetti del tubo neurale per carenza di acido folico.
In particolare l'assunzione di diuretici è stata associata ad un aumento significativo del rischio di difetti del tubo neurale.
Infine, sembra che l'utilizzo di pillole dimagranti in gravidanza aumenti il rischio di partorire prematuramente.
Basti pensare che le pillole dimagranti servono per evitare l'assorbimento del cibo e spesso queste sostanze sono indispensabili per la crescita del feto.
Per tali motivi l'American Pregnancy Association raccomanda a tutte le donne, ancor più se incinte, di non fare assolutamente uso di questo tipo di prodotto, la cui efficacia, tra l'altro, in termini di perdita di peso, è tutt'altro che dimostrata e, anzi, messa in dubbio dalla maggior parte dei medici.
Quindi se vi chiederete quali pillole dimagranti funzionano o quali sono le migliori, prendete in considerazione quali sono i rischi per la vostra salute e quella del bambino.
Chi è incinta e in sovrappeso, deve piuttosto seguire un regime alimentare sano e bilanciato, meglio se sotto controllo medico, per assicurare salute e benessere a sé e al proprio bambino.